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Appendice |
Il Papa condanna il Neoliberismo.
Brani estratti dalla Evangelii Gaudium(4) illustrati nella Riunione n. 1. Il Testo integrale è disponibile sul sito del Vaticano.
Qui Papa Francesco condanna «Questa economia che uccide» e constata che il suo fallimento è confermato dai fatti. «Questa economia uccide». Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in Borsa […] Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare […] (EG 53).
In questo contesto, alcuni ancora difendono le teorie della “ricaduta favorevole” , che presuppongono che ogni crescita economica, favorita dal libero mercato, riesce a produrre di per sé una maggiore equità e inclusione sociale nel mondo. Questa opinione, che non è mai stata confermata dai fatti, esprime una fiducia grossolana e ingenua nella bontà di coloro che detengono il potere economico e nei meccanismi sacralizzati del sistema economico imperante ( EG 54 ).
Una delle cause di questa situazione si trova nella relazione che abbiamo stabilito con il denaro, poiché accettiamo pacificamente il suo predomino su di noi e sulle nostre società. La crisi finanziaria che attraversiamo ci fa dimenticare che alla sua origine vi è una profonda crisi antropologica: la negazione del primato dell’essere umano ! ( EG 55 ).
[…] Tale squilibrio procede da ideologie che difendono l’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria . Perciò negano il diritto di controllo degli Stati , incaricati di vigilare per la tutela del bene comune. Si instaura una nuova tirannia invisibile , a volte virtuale, che impone, in modo unilaterale e implacabile, le sue leggi e le sue regole. Inoltre, il debito e i suoi interessi allontanano i Paesi dalle possibilità praticabili della loro economia e i cittadini dal loro reale potere d’acquisto (EG 56).
Qui Papa Francesco esorta a far ritorno a un’economia che serva all’uomo e non alla finanza. Il denaro deve servire e non governare ! […] Vi esorto alla solidarietà disinteressata e a un ritorno dell’economia e della finanza a un’etica in favore dell’essere umano (EG 58).
Finché non si risolveranno radicalmente i problemi dei poveri, rinunciando all’autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e aggredendo le cause strutturali della sua inequità, non si risolveranno i problemi del mondo e in definitiva nessun problema (EG 202).
La dignità di ogni persona umana e il bene comune sono questioni che dovrebbero strutturare tutta la politica economica, ma a volte sembrano appendici aggiunte dall’esterno per completare un discorso politico senza prospettive né programmi di vero sviluppo integrale (EG 203).
Non possiamo più confidare nelle forze cieche e nella mano invisibile del mercato (EG 204).
Qui Papa Francesco dice ai politici: Alzate lo sguardo! Create lavoro! È indispensabile che i governanti e il potere finanziario alzino lo sguardo e amplino le loro prospettive, che facciano in modo che ci sia un lavoro degno , istruzione e assistenza sanitaria per tutti i cittadini (EG 205).
Qui Papa Francesco dice alle comunità della Chiesa: Non limitatevi a criticare i governi, ma agite. Qualsiasi comunità della Chiesa, nella misura in cui pretenda di stare tranquilla senza occuparsi creativamente e cooperare con efficacia affinché i poveri vivano con dignità e per l’inclusione di tutti, correrà anche il rischio della dissoluzione, benché parli di temi sociali o critichi i governi . Facilmente finirà per essere sommersa dalla mondanità spirituale, dissimulata con pratiche religiose, con riunioni infeconde o con discorsi vuoti (EG 207).
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